27 aprile 2021
“Ripensare i trasporti e la mobilità in termini di sostenibilità ambientale e sostenibilità sociale, anche attraverso una nuova regolazione economica imperniata sulla multimodalità”.
La “nuova mobilità” – ha affermato Zaccheo – deve necessariamente passare attraverso una “regolazione sostenibile”. La funzione regolatoria, infatti, costituisce un rilevante strumento di impulso sia nella fase di attuazione ex ante, mediante il coinvolgimento dei soggetti attuatori delle finalità medesime, sia in fase di controllo ex post, attraverso la verifica di conformità effettiva dell’attività rispetto agli atti di regolazione.
L’Autorità ha già avviato processi che hanno, nei diversi ambiti di competenza, l’obiettivo di accrescere la sostenibilità ambientale attraverso la regolazione economica. Questi meccanismi devono essere ulteriormente potenziati nel prossimo futuro.
L’obiettivo generale dell’incremento di efficienza ed efficacia del sistema della mobilità nel suo complesso, è concepito dall’Autorità in ottica multimodale, proattiva e sinergica, rispetto alle politiche di miglioramento della sostenibilità ambientale complessiva del settore dei trasporti.
La domanda per singola modalità di trasporto evolve in domanda di servizi integrati e multimodali. I passeggeri richiedono un unico titolo di viaggio per i loro spostamenti; per le imprese è fondamentale l’integrazione tra infrastrutture e servizi complementari pienamente interoperabili.
Il cittadino è posto al centro della regolazione ART, per una mobilità non più a struttura verticale, basata sul “mezzo di trasporto”, ma orizzontale, “door to door”, centrata sui bisogni del passeggero.
L’organizzazione della produzione di servizi di mobilità avviene attraverso piattaforme che consentono transazioni economiche simultanee su mercati tra loro un tempo del tutto separati. Le strategie di sviluppo delle imprese di trasporto devono far fronte alle nuove sfide della concorrenza intermodale.
Nell’esercizio delle funzioni e dei poteri attribuiti dalla legge, l’Autorità può incidere sugli assetti di settore e sulle imprese attraverso una pluralità di strumenti, tipicamente riconducibili in termini economici alla regolazione dell’entrata nel mercato: qualità, efficienza e tariffe dei servizi.
L’Autorità deve concorrere al perseguimento di tutti questi obiettivi, sia attraverso l’adozione di misure dirette, sia attraverso misure in grado di accogliere e rendere operativi criteri decisi dal Legislatore.
Leggi l’intervento integrale del Presidente ART Nicola Zaccheo
“Ripensare i trasporti e la mobilità in termini di sostenibilità ambientale e sostenibilità sociale, anche attraverso una nuova regolazione economica imperniata sulla multimodalità”.
La “nuova mobilità” – ha affermato Zaccheo – deve necessariamente passare attraverso una “regolazione sostenibile”. La funzione regolatoria, infatti, costituisce un rilevante strumento di impulso sia nella fase di attuazione ex ante, mediante il coinvolgimento dei soggetti attuatori delle finalità medesime, sia in fase di controllo ex post, attraverso la verifica di conformità effettiva dell’attività rispetto agli atti di regolazione.
L’Autorità ha già avviato processi che hanno, nei diversi ambiti di competenza, l’obiettivo di accrescere la sostenibilità ambientale attraverso la regolazione economica. Questi meccanismi devono essere ulteriormente potenziati nel prossimo futuro.
L’obiettivo generale dell’incremento di efficienza ed efficacia del sistema della mobilità nel suo complesso, è concepito dall’Autorità in ottica multimodale, proattiva e sinergica, rispetto alle politiche di miglioramento della sostenibilità ambientale complessiva del settore dei trasporti.
La domanda per singola modalità di trasporto evolve in domanda di servizi integrati e multimodali. I passeggeri richiedono un unico titolo di viaggio per i loro spostamenti; per le imprese è fondamentale l’integrazione tra infrastrutture e servizi complementari pienamente interoperabili.
Il cittadino è posto al centro della regolazione ART, per una mobilità non più a struttura verticale, basata sul “mezzo di trasporto”, ma orizzontale, “door to door”, centrata sui bisogni del passeggero.
L’organizzazione della produzione di servizi di mobilità avviene attraverso piattaforme che consentono transazioni economiche simultanee su mercati tra loro un tempo del tutto separati. Le strategie di sviluppo delle imprese di trasporto devono far fronte alle nuove sfide della concorrenza intermodale.
Nell’esercizio delle funzioni e dei poteri attribuiti dalla legge, l’Autorità può incidere sugli assetti di settore e sulle imprese attraverso una pluralità di strumenti, tipicamente riconducibili in termini economici alla regolazione dell’entrata nel mercato: qualità, efficienza e tariffe dei servizi.
L’Autorità deve concorrere al perseguimento di tutti questi obiettivi, sia attraverso l’adozione di misure dirette, sia attraverso misure in grado di accogliere e rendere operativi criteri decisi dal Legislatore.
Leggi l’intervento integrale del Presidente ART Nicola Zaccheo
Condividi