Con l’espressione servizi “non costituenti il pacchetto minimo di accesso alle infrastrutture ferroviarie” si intende ricomprendere, in aggiunta ai servizi c.d. di base (prestazioni effettuate in uno degli impianti di servizio annoverati dall’allegato II, punto 2 della direttiva 2012/34/UE e dall’art. 13, comma 2 del decreto legislativo 15 luglio 2015, n. 112), sia i servizi complementari che quelli ausiliari contemplati dall’art. 13, commi 9 e 11 del decreto legislativo 15 luglio 2015, n. 112. Si ricomprendono dunque le seguenti attività, in quanto servizi complementari: fornitura della corrente di trazione, preriscaldamento dei treni passeggeri e servizio di rifornimento idrico dei treni, controllo della circolazione di treni che effettuano trasporti di merci pericolose, assistenza alla circolazione di treni speciali e servizi di manovra. Ciò, oltre ai seguenti servizi ausiliari: accesso alla rete di telecomunicazioni, fornitura di informazioni complementari, ispezione tecnica del materiale rotabile, servizi di biglietteria nelle stazioni passeggeri, servizi di manutenzione pesante prestati in centri di manutenzione dedicati ai treni ad alta velocità o ad altri tipi di materiale rotabile che esigono centri specializzati.
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