12 aprile 2017
ATTUAZIONE TEMPESTIVA DEL 4° PACCHETTO FERROVIARIO, CERTEZZE PER OPERATORI E UTENTI
“L’Autorità dei trasporti, con le sue misure di regolazione, ha applicato tempestivamente molti dei contenuti del 4° pacchetto ferroviario europeo, garantendo a tutti gli operatori e utenti del settore un quadro di regole che valorizzano l’indipendenza e l’imparzialità del gestore della rete ferroviaria nazionale”, lo ha dichiarato Andrea Camanzi, Presidente dell’Autorità di regolazione dei trasporti, al Convegno sul «IV Pacchetto Ferroviario», organizzato oggi presso il Senato della Repubblica, da Ferrovie dello Stato e Parlamento Europeo.
“Non casualmente, ha proseguito Camanzi, l’ART, fin dalla sua costituzione, ha adottato misure di regolazione dell’accesso all’infrastruttura ferroviaria e fissato criteri per la determinazione del pedaggio, attuando così, primo fra i regolatori in Europa, le previsioni della direttiva Recast. È altresì intervenuta già nel 2015 sul tema degli affidamenti di contratti connotati da obblighi di servizio pubblico (OSP) e poi nel 2017 sulla definizione degli ambiti di servizio pubblico, come ha riconosciuto durante questo Convegno il relatore sulla modifica al IV Pacchetto in materia di OSP, l’Europarlamentare olandese Win van de Camp”.
“Grazie a questi interventi, ha aggiunto Camanzi, oggi l’industria del trasporto ferroviario in Italia può contare sul vantaggio competitivo di una buona e incisiva regolazione. E ciò in termini di stabilità e prevedibilità della regolazione, trasparenza dei mercati ferroviari, redditività degli investimenti, competitività dei servizi ferroviari”.
Il Presidente dell’Autorità ha infine richiamato l’unicità del modello della regolazione economica indipendente, plurimodale, “il cui merito è da ascrivere al legislatore italiano che – con le misure di liberalizzazione del settore dei trasporti adottate con il DL 201 del 2011 e la istituzione dell’ART – ha attribuito all’Autorità ampie competenze orizzontali nel settore dei trasporti e dell’accesso alle relative infrastrutture e ai servizi accessori e compiti di tutela dei diritti degli utenti”.
“È interesse generale del Paese – ha concluso Camanzi – che questi vantaggi siano mantenuti ed accresciuti”.
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