22 gennaio 2015
Il Presidente dell’Autorità di regolazione dei Trasporti, Andrea Camanzi, intervenendo oggi pomeriggio alla trasmissione radiofonica “Italia Sott’Inchiesta” (Radio RAI 1), si è espresso sulle ultime vicende legate all’ingresso sul mercato dei Taxi e degli NCC (“servizi di autotrasporto pubblico non di linea”) della piattaforma di prenotazione Uber e delle reazioni che ne sono scaturite.
“Il tema della legittimità della piattaforma Uber – ha dichiarato Camanzi – dipende da come questa soluzione tecnologica viene utilizzata. Se, infatti, essa viene adoperata come piattaforma di prenotazione, allora il problema attiene ai profili della liberalizzazione nel settore dei “servizi di autotrasporto pubblico non di linea” e, quindi, di un’armonizzazione della legislazione vigente con l’avvento di queste nuove tecnologie”.
“Diverso è il caso – ha aggiunto il Presidente dell’Autorità dei Trasporti – di servizi, come quelli denominati “Uber-Pop”, in cui si offrono servizi di trasporto di cortesia per finalità semi-commerciali. In questa circostanza è evidente che si pone un problema di sicurezza che dev’essere garantita al cittadino e su cui va fatto un serio approfondimento”.
Alla luce del lavoro fin qui svolto, l’ART nelle prossime settimane svolgerà incontri separati con le associazioni rappresentative di Taxi, quelle degli NCC e con i rappresentanti di Uber, per approfondire i profili di questo mercato e le relative problematiche.
A conclusione di questi incontri, l’Autorità eserciterà i suoi poteri di regolazione e, se necessario segnalerà al Governo e al Parlamento le modifiche legislative da apportare alla normativa vigente, risalente al 1992 – quando non esistevano né gli smart-phones né le “applicazioni” – al fine di rendere più efficiente il mercato dell’autotrasporto pubblico non di linea e migliorare la qualità del servizio.
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