8 ottobre 2021
L’Autorità di regolazione dei trasporti non ha deciso arbitrariamente di occuparsi dell’installazione di reti di infrastruttura di ricarica per le auto elettriche nelle aree di servizio autostradali, né ha generato ritardi nella loro realizzazione. E’ la stessa legge istitutiva dell’Autorità (d.l. 201/2011) che, nel disciplinare le specifiche competenze nel settore autostradale, le ha attribuito anche il compito di “definire gli schemi dei bandi relativi alle gare cui sono tenuti i concessionari autostradali” per individuare, con procedure trasparenti e competitive, i soggetti cui affidare i servizi di rifornimento di carbo-lubrificanti e quelli relativi ai servizi di ristorazione forniti nelle aree di servizio. A seguito di recenti interventi del legislatore, nell’ambito di tali servizi rientrano anche quelli di ricarica dei veicoli elettrici, nonché di rifornimento di gas naturale compresso (GNC) e gas naturale liquefatto (GNL).
ART è impegnata pertanto a garantire, con assoluta tempestività rispetto ai termini delle concessioni interessate (concessioni in scadenza nel 2022 la cui proroga al 2024 è contenuta nel d.l. 121/2021, c.d. “Decreto Trasporti”, attualmente in corso di conversione), che l’affidamento della gestione delle aree di servizio avvenga previa adeguata valutazione:
In attesa che il procedimento regolatorio avviato con la propria delibera n.77/2021 si concluda e che, come precedentemente riportato, si applichi alle concessioni in scadenza nel 2022 (e prorogate al 2024 dal decreto Trasporti), restano comunque vigenti le disposizioni di cui al Decreto Legislativo n. 257/2016 e, in particolare, il principio di neutralità tecnologica degli impianti in esso richiamato a proposito dei punti di ricarica; nonché il rispetto delle procedure competitive di affidamento come previste dall’articolo 11 della legge 498/1992.
Quindi installare punti di ricarica elettrica per autoveicoli è già attualmente possibile: infatti, nel corso del 2021, almeno un concessionario autostradale ha proceduto a dotare le tratte di propria competenza di tali punti di ricarica.
L’Autorità di regolazione dei trasporti non ha deciso arbitrariamente di occuparsi dell’installazione di reti di infrastruttura di ricarica per le auto elettriche nelle aree di servizio autostradali, né ha generato ritardi nella loro realizzazione. E’ la stessa legge istitutiva dell’Autorità (d.l. 201/2011) che, nel disciplinare le specifiche competenze nel settore autostradale, le ha attribuito anche il compito di “definire gli schemi dei bandi relativi alle gare cui sono tenuti i concessionari autostradali” per individuare, con procedure trasparenti e competitive, i soggetti cui affidare i servizi di rifornimento di carbo-lubrificanti e quelli relativi ai servizi di ristorazione forniti nelle aree di servizio. A seguito di recenti interventi del legislatore, nell’ambito di tali servizi rientrano anche quelli di ricarica dei veicoli elettrici, nonché di rifornimento di gas naturale compresso (GNC) e gas naturale liquefatto (GNL).
ART è impegnata pertanto a garantire, con assoluta tempestività rispetto ai termini delle concessioni interessate (concessioni in scadenza nel 2022 la cui proroga al 2024 è contenuta nel d.l. 121/2021, c.d. “Decreto Trasporti”, attualmente in corso di conversione), che l’affidamento della gestione delle aree di servizio avvenga previa adeguata valutazione:
In attesa che il procedimento regolatorio avviato con la propria delibera n.77/2021 si concluda e che, come precedentemente riportato, si applichi alle concessioni in scadenza nel 2022 (e prorogate al 2024 dal decreto Trasporti), restano comunque vigenti le disposizioni di cui al Decreto Legislativo n. 257/2016 e, in particolare, il principio di neutralità tecnologica degli impianti in esso richiamato a proposito dei punti di ricarica; nonché il rispetto delle procedure competitive di affidamento come previste dall’articolo 11 della legge 498/1992.
Quindi installare punti di ricarica elettrica per autoveicoli è già attualmente possibile: infatti, nel corso del 2021, almeno un concessionario autostradale ha proceduto a dotare le tratte di propria competenza di tali punti di ricarica.
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